La nuova call for papers di Ritiri Filosofici intende riflettere sul linguaggio di uno dei maggiori filosofi del Novecento e punto di riferimento delle attività di RF dalla sua fondazione: Emanuele Severino. Continue Reading
A spasso nella casa dell’eterno
Nella parte sud della città di Brescia un lungo viale avvolto da enormi tigli incrocia via Callegari. All’angolo, nella piccola palazzina che nasconde un giardino interno, c’è la casa nella quale ha vissuto Emanuele Severino. La porta che dà sulla via è protetta da un cancelletto nero. Suoniamo al campanello e qualche secondo dopo il portoncino si apre: Anna Severino, la figlia del filosofo, ci viene incontro e ci fa entrare in quella che è diventata il Centro Casa Severino, per volontà dei figli e dell’Associazione Studi Emanuele Severino (ASES). Continue Reading
Determinazione reciproca e identità dei distinti in Emanuele Severino
Fondazione come determinazione reciproca
Il tema della “determinazione reciproca” è tema è essenziale per comprendere il discorso svolto da Severino. Egli tratta il tema della determinazione reciproca inserendolo nel tema della fondazione e precisa che la determinazione reciproca non può venire intesa come un’“antecedenza logica” (Severino 1981, 149) di una determinazione (A) rispetto alle altre (non-A), perché ciò indicherebbe che A si pone come qualcosa di autonomo e indipendente, cioè come autosufficiente.
L’autosufficienza è il modo in cui l’ordine formale considera la determinazione nell’assumerla a prescindere da altro. Severino è consapevole che un’identità, proprio perché è determinata, si pone in relazione necessaria con la differenza, così che nessuna determinazione può valere come fondamento delle altre, perché non si pone a prescindere dalle altre: non è affatto autosufficiente. Tra di esse vige quella determinazione reciproca, della quale egli parla inizialmente a proposito dell’immediatezza dell’essere.