«È probabile che non si consideri la Repubblica di Platone un’opera femminista, nonostante al suo interno il filosofo affermi che le donne, al pari degli uomini, siano capaci di governare la sua città-Stato ideale – affermazione decisamente all’avanguardia rispetto agli standard dell’epoca. Secondo la sua tesi, donne capaci dovevano e potevano essere scelte insieme ai loro pari del genere maschile per servire come guardiane, in quanto per natura predisposte e capaci di ricoprire un tale ruolo» (Buxton e Whiting, 2021, pag 67)
I filosofi avevano il compito di governare la Repubblica, indicando il sentiero che conduce alla perfetta illuminazione filosofica. Da allora sono passati più di 2000 anni e di donne governanti non ne abbiamo viste molte e ancora meno filosofe. Continue Reading